Marino “sgrida” Papa Francesco e annuncia: “Parto per New York”

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8ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

Nel tentativo un po’ scomposto di reagire e difendersi da tutti gli attacchi e le accuse di questi giorni, il sindaco di Roma Ignazio Marino sta inanellando una serie di gaffe e di gesti maldestri incredibili. Il tutto si è concluso con l’annuncio dell’ennesimo viaggio negli States e così il giro delle polemiche riprende senza sosta.

Iniziamo però dai vari interventi fatti da Marino in queste ore. Il primo e quello che ha destato più perplessità è quello che riguarda la querelle dell’imbucato a Philadelphia, quella che riguarda anche il Papa del quale ricordiamo il perentorio “Io non ho invitato Marino, chiaro?”. Ecco a questo proposito il sindaco si è permesso di sgridare il Pontefice e di insegnarli come dovrebbe parlare con i media: “Io non sono il Santo Padre ma se avessero fatto a me quella domanda, se aveva invitato Marino, dopo un viaggio in cui ho parlato di temi epocali, avrei detto: non è questo lo scopo del viaggio e della conferenza stampa”.

Poi una parziale retromarcia in cui si dice che le parole erano state strumentalizzate dalla stampa, ma neanche il tempo di riprendersi da questa gaffe che ne arriva un’altra. Marino interviene all’assemblea annuale dell’Acer, l’associazione dei costruttori romani, e dal palco manda un saluto “alla badante Gabrielli”, riferendosi così al prefetto di Roma. Nella sala cala il gelo, nessuno ride, nessuno abbozza nemmeno un sorriso, tanto meno scatta l’applauso. Anche qui la difesa del Campidoglio arriva puntuale: “Marino ha detto la stessa cosa a Gabrielli anche in privato”.

Poi giusto il tempo di criticare la giunta Veltroni (di cui però faceva parte l’attuale vicesindaco), prendersi una querela da Alfio Marchini, incassare pure le polemiche per la bestemmia scappata all’assessore Stefano Esposito durante il consiglio comunale che arriva l’inatteso annuncio: “Il 6 novembre presenteremo una serie di progetti alla Camera di Commercio di New York”. Dunque un altro viaggio, l’ennesimo di Marino negli States, in barba a tutte le polemiche e le richieste di dimissioni. E dato che quando lui parte a Roma accade sempre qualcosa, cari cittadini romani preparatevi, il 6 novembre fate molta attenzione, il vostro sindaco è in America.

F.B: