
Gli esperti di alimentazione chiamano carne lavorata, in inglese “processed meat”, le salsicce, prosciutto, salame, mortadella, pancetta e simili. Non fanno bene, specie se consumate costantemente, inoltre è stato appurato il legame con il cancro del pancreas. Uno studio portato avanti da un gruppo di ricercatori svedesi ha evidenziato che il consumo quotidiano di 50 grammi di questi prodotti aumenta del 19% il rischio di contrarre questo tumore.
E’ un cancro piuttosto raro, ma con una mortalità molto alta, legata anche al fatto che comincia a dare sintomi quando è ormai diffuso e ha attaccato altri organi. Ecco perché individuare possibili fattori di rischio è ancora più importante. L’unica vera arma contro questo tumore consiste nel prevenirlo.
Da un analisi effettuata dal Karolinska Institutet di Stoccolma, che comprendeva 6.643 casi di tumore al pancreas, si è cercato di stabilire il legame tra consumo di carne rossa e di carne lavorata e il rischio cancro in donne e uomini. Per calcolare l’impatto dei consumi alimentari i ricercatori hanno riportato tutti i risultati degli 11 studi presi in esame alle porzioni abituali: 120 grammi per la carne rossa, 50 grammi per la carne lavorata. E’ stato scoperto che negli uomini un consumo quotidiano di 120 grammi di carne rossa aumentava del 29% il rischio di tumore al pancreas mentre non è stata trovata alcuna associazione per le donne. Appena sono stati esaminati i rischi legati al consumo di carne lavorata, però, l’aumento del rischio pari al 19% che hanno individuato è risultato valido per entrambi i sessi. Un’ulteriore conferma che ciò che mangiamo ha un’influenza notevole sulla nostra salute e ci può esporre maggiormente al rischio cancro o, al contrario proteggerci.
Il legame con il tumore al pancreas emerge non tanto per le carni rosse, quanto per le carni processate. Queste sono più rischiose perché nella lavorazione vengono aggiunti nitriti e nitrati, sostanze che nel nostro organismo formano le nitrosammine, cancerogeni molto potenti.
Come prevenire il cancro al pancreas? E’ stato ampiamente dimostrato che oltre il 30 per cento dei tumori nasce a tavola. Diciamo che cereali intergali, legumi, verdura e frutta non dovrebbero mancare mai; vanno consumati tutti i giorni, meglio a tutti i pasti. Cosi come il pesce, mentre gli alimenti molto grassi, come i formaggi, vanno limitati anche se non eliminati. Gli alcolici vanno molto limitati: reggerli a livello cerebrale non ha niente a che vedere con le reazioni che innescano nel nostro organismo e il rischio a cui ci espongono. Gli uomini non dovrebbero superare due biccheri da 125 ml di vino al giorno, le donne un bicchiere solo. Un bicchiere di vino corrisponde a circa 10 grammi di alcol: superarli su base quotidiana aumenta il rischio di cancro alla mammella per le donne.
In conclusione possiamo dire che è più pericoloso consumare 50 grammi di mortadella al giorno che bere un bicchiere di vino. Uno studio europeo denominao EPIC, che ha coinvolto 520.000 persone di 10 paesi ha messo in evidenza che le persone che mangiano carne e molte verdure hanno un rischio molto più basso rispetto ai carnivori e basta. Quindi la verdura rappresenta comunque un fattore di protezione, quindi il consiglio più importante è: Mai privarsene.
GR