Filippine, imprenditore italiano rapito da terroristi musulmani

Filippine rapito musulmani
Il ristoratore italiano rapito nelle Filippine (Websource)

Siamo di fronte ancora una volta ad un nostro connazionale che diventa vittima dell’integralismo religioso all’estero. Si tratta di Rolando Del Torchio, 56 anni, un ristoratore italiano, ex sacerdote missionario, rapito da un commando composto da sette uomini armati nel suo ristorante a Dipolog City, nel sud delle Filippine.

La notizia viene riportata da alcuni media locali, mentre la Farnesina sta ancora verificando la vicenda e non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. A quanto pare gli uomini entrati nel locale si erano inizialmente finti clienti e poi con l’aiuto delle armi hanno rapito l’uomo. Secondo alcune testimonianze sono poi fuggiti via mare su un motoscafo. Mancano le conferme, ma è altamente probabile che gli autori di questo rapimento siano un gruppo di ribelli musulmani che attraverso queste azioni tentano di combattere la maggioranza cattolica dell’arcipelago. Si tratta di veri e propri atti di terrorismo che servono soprattutto per finanziare l’organizzazione (attraverso ovviamente l’eventuale pagamento del riscatto).

Proprio in questi giorni si era nuovamente infiammata la questione del pagamento di 11 milioni di euro per la liberazione delle cooperanti Greta e Vanessa rapite qualche tempo fa in Siria. Sul tema il governo aveva come al solito nicchiato evitando di ammettere l’entità della cifra. In realtà è noto a tutti che in ogni caso di rapimento di italiani all’estero poi liberati è stato sempre pagato un riscatto. Anche questa volta andrà così? O come molti sostengono ci sono ostaggi di serie A e ostaggi di serie B?

F.B.