
Vittorio Sgarbi, solitamente bastian contrario, stavolta rilascia dichiarazioni per sostenere le tesi del sindaco di Venezia. L’idea del primo cittadino Brugnaro è semplice: vendere i quadri di proprietà della città, compresa “La Giuditta II” di Klimt. Il noto critico d’arte è d’accordo: “Nessuno va a Venezia per vedere Klimt e dovendo scegliere fra Venezia e Klimt, è meglio che muoia Klimt. Brugnaro ha fatto benissimo, la sua idea è davvero interessante e molto logica. Non si tratta di vendere un Canaletto o un Tiziano. Si parla di opere che non sono legate alla storia di Venezia Klimt a Venezia è un corpo estraneo, il suo quadro può stare ovunque, a Parigi come a New York. Sono autori che sono stati comprati negli anni passati e quindi possono essere venduti”.
Qualcuno gli ha fatto notare che in passato si era sempre dichiarato contrario a questo tipo di iniziative. Eppure secondo Sgarbi questo è un caso diverso: “Fino ad oggi si era sempre parlato di mettere all’asta opere di deposito, minori, che nessuno conosce e che quindi nessuno comprerebbe. Il sindaco di Venezia invece ha fatto una proposta interessante. Il quadro di Klimt varrà almeno 200 milioni e quello di Chagall almeno 80. Si tratta quindi di quadri importanti, che possono davvero risolvere i problemi di una città”.
F.B.