
Un piano decisamente diabolico quello di un uomo originario di Savona che, convinto che il padre ottantenne lasciasse la casa alla convivente, una quarantanovenne delle Mauricius, ha assoldato un conoscente perché lo uccida. L’omicidio però non è andato a buon fine e i due vengono arrestati dai carabinieri. L’episodio è avvenuto sabato mattina nella cittadina ligure uno stabile di corso Ricci,intorno alle 12. I vicini di casa dell’anziano cardiopatico con peacemaker hanno sentito provenire dalla casa delle richieste di aiuto e hanno subito avvertito Rinaldo, il figlio dell’anziano, e il 112. Sono così arrivati immediatamente carabinieri, vigili del fuoco e sanitari del 118. I militari hanno subito notato che qualcosa non quadrava. I vicini hanno riferito che il figlio, arrivato per primo, era uscito dall’appartamento assicurando che tutto fosse a posto. Dall’appartamento era uscito anche uno sconosciuto. L’aggressore era entrato in casa senza forzare porta o finestre. L’anziano ha spiegato che un uomo, con il volto coperto da un passamontagna e con guanti e calzari a mani e piedi, non aveva chiesto denaro o altro, lo aveva subito aggredito, prima cercando di soffocarlo con un cuscino poi dandogli dei pugni sul torace diretto al pacemaker. L’anziano è stato capace di reagire alla violenza e ha preso a pugni l’aggressore, chiedendo aiuto. Fortunatamente l’arrivo immediato dei soccorsi ha impedito che l’omicidio fosse compiuto. I carabinieri hanno interrogato a lungo il figlio, un cinquantaduenne in cassa integrazione, finché l’uomo, dopo che la sua posizione è stata smontata, ha confessato. L’uomo aveva ingaggiato un conoscente promettendogli 10.000 euro se avesse ucciso l’anziano. Era stato il figlio a fare entrare in casa l’aggressore, avvertendolo quando il padre è rientrato. Secondo quanto riportato da un carabiniere Rinaldo Costa si era già preoccupato in passato dell’eredita, ora l’uomo è stato arrestato insieme al complice con l’accusa di tentato omicidio.
Roberta Garofalo