Allarme a Roma, epidemia di scabbia in un campo nomadi

Scabbia Campo Nomadi Rom
Il campo rom di Castel Romano (Web)

Sette persone residenti nel campo nomadi di Castel Romano hanno contratto la scabbia, una grave malattia infettiva altamente contagiosa. Proprio per questo è scattato subito l’allarme lanciato dalll’ospedale San Gallicano ed è partita una vera e propria corsa contro il tempo per evitare che la malattia esca dal campo nomadi e si trasformi in una vera e propria epidemia.

Le condizioni igieniche del campo rom sono pessime, sotto ogni soglia immaginabile e questa è la lettera con la quale gli ispettori dell’Asl hanno spiegato la situazione dopo la loro ispezione: “E’ avvertibile un odore nauseabondo riferibile alla possibile presenza di materiale organico in decomposizione. Molti container sono in uno stato di grave degrado al loro interno, esternamente si presentano in una condizione di estrema fatiscienza, e non appaiono in possesso dei minimi requisiti igienico-sanitari indispensabili per l’umana dimora. Soprattutto considerando la presenza di bambini”. Nel campo, che ospita mille persone di cui metà bambini in età scolare che ogni giorno viaggiano sui mezzi pubblici di Roma, sono presenti colonie di topi, cani randagi, le fogne non funzionano e l’acqua ormai non è più potabile da mesi.

Insomma una situazione al limite che per troppo tempo è stata ignorata e che ora esplode con i casi di scabbia. L’unica speranza per i cittadini romani è che non sia troppo tardi. L’amministrazione comunale, o quel che ne resta, è stata avvertita della situazione e sono già scattate tutte le misure necessarie per circoscrivere la malattia.

F.B.

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