
Per la prima volta, Michele Buoninconti è stato sentito da un giornale dopo l’arresto per il presunto omicidio della moglie Elena Ceste. Il pompiere salernitano è in galera a Verbania dallo scorso gennaio con l’accusa di avere ucciso e poi di avere nascosto il corpo della mamma di 4 figli, in un canale di scolo vicino a casa, a Costigliole d’Asti:”Soffro di una angosciante nostalgia dei miei quattro figli. Il mio unico sogno è quello di poterli rivedere, anche per poco, anche per una mezz’oretta, e poter loro parlare, abbracciare, baciare uno a uno, sentire di nuovo le loro voci. Mi mancano da morire”.
Dal carcere di Verbania è il quotidiano La Stampa a riportare la prima intervista all’uomo che sta affrontando il processo con rito abbreviato. La sentenza arriverà il 4 novembre. Buoninconti ha appena fatto ricorso contro la decisione del Tribunale dei Minori di far decadere la patria potestà sui figli della coppia, ora accuditi dai nonni Ceste.
I ragazzi ora vivono a Govone con i nonni e Michele ha molti dubbi sul clima che si respira in quella casa “Non so che tipo di informazioni sul padre ricevono ogni giorno, io mi sarei auspicato una vera neutralità, per non condizionarli in alcun modo, spero sia così”. “Voglio nuovi periti»
MD