
Ancora polemiche sull’uso eccessivo della legittima difesa, dopo la reazione del proprietario di una villetta alle porte di Milano, che l’altra notte ha ucciso un ladro che tentava il furto nel suo appartamento. Ieri sera, nel corso della trasmissione condotta da Paolo Del Debbio, “Dalla vostra parte”, la deputata di Forza Italia, Daniela Santanché, ha sostenuto: “Bene ha fatto quell’uomo a sparare per difendere la propria casa, perché qui l’unica cosa volontaria che c’è è il furto nell’appartamento”. La ‘pitonessa’ è stata interrotta dal deputato di Scelta Civica, Gianfranco Librandi: “Prima si spara in alto, poi si chiamano le forze dell’ordine”.
“Io avrei fatto come quell’uomo”, ha rimarcato la Santanché, la quale pochi istanti prima che Del Debbio mandasse la pubblicità si è lasciata andare a un “Ma sparati in testa!” rivolto proprio all’esponente di Scelta Civica. A quel punto è intervenuto Andrea Romano, esponente Pd ed ex collega di partito di Librandi: “Vorrei far notare che la Santanché ha invitato l’onorevole Librandi a spararsi in testa”. La deputata azzurra ha provato a chiarire: “L’ho detto in senso metaforico”. Tornati in studio, Librandi ha redarguito la Santanché per le sue parole: “Lei si deve vergognare di essere un deputato e dire queste cose”.
Intanto, non convince gli inquirenti la versione dei fatti del 65enne proprietario dell’immobile, Francesco Sicignano. Secondo i rilievi, il corpo del malvivente era sulla scala tra secondo e primo piano, dunque fuori dalla casa. Sicignano e i suoi familiari affermano a tal proposito che i complici “dopo lo sparo hanno provato a portarlo fuori per scappare”, per poi abbandonarlo dopo pochi passi. Resta improbabile che il ladro abbia provato a fuggire da solo, visto che era stato colpito in pieno al cuore.
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GM