Truffa e peculato: ecco tutte le accuse a Marino

Ignazio Marino (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)
Ignazio Marino (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

Dopo aver scelto di ritirare le proprie dimissioni da sindaco della Capitale, Ignazio Marino si trova ora sempre più isolato: nel primo pomeriggio di oggi, infatti, dovrebbero arrivare le dimissioni di massa di 25 consiglieri comunali, 19 dei quali del Partito Democratico. Lo rivela l’Adnkronos, spiegando che si tratta del numero minimo per fare in modo che venga poi sciolto per legge il consiglio comunale. Oltre ai consiglieri dem, ci dovrebbero essere i due esponenti della lista Marchini e consiglieri eletti in rappresentanza di civiche o piccoli raggruppamenti politici, ma che nulla avrebbero comunque a che fare con la precedente amministrazione guidata da Gianni Alemanno.

Intanto, una nuova tegola si abbatte su Marino: ‘Repubblica’ e ‘Corriere della Sera’ oggi in edicola, infatti, sostengono che il sindaco di Roma sarebbe indagato dalla Procura per due differenti casi. Non solo la vicenda scontrini, per la quale l’ipotesi di reato sarebbe quella di concorso in falso materiale e ideologico e che ha portato alle dimissioni di Marino, ma c’è anche una vicenda che va avanti da più tempo e che riguarda un’accusa di truffa per “Image Onlus“, la onlus fondata dal primo cittadino nel 2005, quando era chirurgo, per portare aiuti sanitari in Honduras e Congo.

Per gli “scontrini”, Marino avrebbe ricevuto un avviso di garanzia il 28 ottobre scorso. In mattinata, è arrivata la conferma del legale dell’ex chirurgo, Enzo Musco: “La notizia è esatta, Marino ha ricevuto un avviso di garanzia ma so che lo avrebbe voluto dire in giunta, pubblicamente, come si fa in tutte le democrazie”. L’avvocato, già nella giornata di ieri, aveva anche confermato l’accusa di truffa. Poco fa, il sindaco ha spiegato che a breve darà chiarimento su queste due vicende che lo vedono indagato.

GM