Morte di Meredith, Sollecito vuole un risarcimento record

Raffaele Sollecito (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
Raffaele Sollecito (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

“Il massimo previsto è 516 mila euro, ma i danni subiti da Raffaele sono enormemente maggiori. E’ per questo che stiamo valutando anche altre strade, che ben presto verranno rese note”, così Luca Maori, legale di Raffaele Sollecito, assolto dalla Cassazione nei mesi scorsi per il delitto di Meredith Kercher, interpellato telefonicamente dall’Adnkronos, ha chiarito l’intenzione di chiedere un risarcimento record per l’ingiusta detenzione che il giovane pugliese ha dovuto subire.

Sollecito, il quale da un po’ sta provando a costruirsi una nuova vita, dopo la lunghissima vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto, aveva spiegato nei giorni scorsi al ‘Corriere della Sera’ di aver “vinto un bando della Regione Puglia per le nuove iniziative di impresa, riservato agli under 35 disoccupati. Avevo i requisiti. Me l’hanno comunicato dopo la sentenza di Cassazione. Mi danno 66 mila euro per tre anni, la metà a fondo perduto”. Presto dunque attiverà una start-up, “un portale online con una App, una sorta di social network che nasce anche per la commemorazione dei defunti”.

Il giovane pugliese, ai primi di ottobre, ha pubblicato per Longanesi un saggio per raccontare la sua odissea giudiziaria, intitolato “Un passo fuori dalla notte”, definito dal direttore editoriale Giuseppe Strazzeri “un libro necessario”. Nel frattempo, Sollecito ha aderito ai Radicali italiani e lo scorso weekend a Chianciano Terme ha preso parola al loro congresso per parlare della sua esperienza in carcere, che il giovane considera “una scuola di reclutamento per la mafia”.

Sempre all’Adnkronos, a otto anni dall’assassinio di Meredith Kercher, ha parlato anche l’avvocato Luciano Ghirga, che difende Amanda Knox insieme al collega Carlo Dalla Vedova: “Non sento Amanda da quando le abbiamo mandato le motivazioni della Cassazione, comunque ancora non abbiamo parlato dell’eventuale richiesta di risarcimento. Ad ogni modo, prima attendiamo la sentenza di primo grado del processo di Firenze in cui Amanda è accusata di calunnia nei confronti della polizia. Amanda, seppure la vicenda che l’ha vista protagonista l’abbia segnata molto profondamente, sta cercando di rasserenarsi e riprendere la sua vita definitivamente”.

Gli avvocati di Rudy e Meredith

In carcere per l’omicidio della studentessa inglese, come noto, c’è solo l’ivoriano Rudy Guede, il quale “molto presto si laureerà in lettere”, come spiegano i suoi legali Nicodemo Gentile e Walter Biscotti, che sottolineano: “Adesso aspettiamo la sua laurea e poi valuteremo eventuali richieste su possibili uscite”. Dopo la sentenza di assoluzione di Raffaele e Amanda, si era prospettata per l’ivoriano, condannato a 16 anni, una possibile revisione del processo.

In questa vicenda giudiziaria, molte sono le perplessità della famiglia della vittima, come spiega l’avvocato Francesco Maresca: “Il fatto che i giudici della Cassazione abbiano elencato tutta una serie di indizi a carico di Amanda e Raffaele e che in qualche modo hanno ritenuto che potessero essere significativi, ma che nonostante quelli non c’era necessità di fare un altro appello ci ha lasciato tutti molto perplessi. Soprattutto la famiglia Kercher, che ha accettato molto male questa decisione senza rinvio”. Il legale ha chiosato: “Abbiamo accettato con grossa sofferenza questa situazione, ancor più dopo quella motivazione scarna”.

GM