Giallo di Marcheno, dramma nel dramma per gli operai

DITTA BOZZOLI (WEB SOURCE)
DITTA BOZZOLI (WEB SOURCE)

Ancora guai  per la Bozzoli srl, la fonderia di Marcheno, da dove lo scorso 8 ottobre è scomparso l’imprenditore Mario Bozzoli.

I 16 lavoratori, tra operai e impiegati,  non percepiscono lo stipendio da due mese oggi i rappresentanti sindacali hanno incontrato il Procuratore capo Tommaso Buonanno. “Ci è stato detto che i conti correnti della ditta non sono mai stati sequestrati e che dobbiamo rivolgerci alla proprietà per richiedere il pagamento di ottobre e parte di settembre” ha spiegato Stefano Olivari, di Fim –Cisl.

Gli investigatori hanno fatto sapere ai rappresentanti sindacali che nell’arco di sette giorni potrebbero essere dissequestrati “gli strumenti amministrativi dell’azienda” con riferimento a computer, timbri e faldoni. Nessuna rassicurazione invece sul futuro produttivo. “Il Procuratore ha spiegato che le indagini all’interno della fonderia stanno proseguendo – ha detto Olivari – e che l’azienda non sarà dissequestrata fino al termine delle operazioni. I forni sono al minimo, ma temiamo che lo stop della produzione possa essere lungo”.

L’anatomopatologa Cristina Cattaneo anche oggi ha cercato tracce di Mario Bozzoli tra gli scarti dei forni presenti nella fonderia. “Impossibile fissare una scadenza del suo lavoro” hanno fatto sapere gli inquirenti.

mD