
I medici incroceranno le braccia contro le politiche di tagli alla sanità del governo Renzi il prossimo 16 dicembre. Allo sciopero aderiranno tutte le principali sigle sindacali che fanno riferimento sia ai medici ospedalieri che ai medici di base contro il “grave e perdurante disagio ai cittadini da politiche orientate esclusivamente ad una gestione contabile del Sistema sanitario nazionale”. La richiesta è anche quella di “mettere fine all’intollerabile caccia alle streghe che prevede, panacea di ogni problema legato all’erogazione delle prestazioni sanitarie, sempre e solo sanzioni e multe a nostro carico”.
Inoltre, a finire sotto accusa è una politica consolidata da anni che prevede “l’uso intensivo del lavoro professionale, l’abuso dei contratti atipici che eludono gli obblighi previdenziali e riducono la sicurezza delle cure”. Il prossimo anno – secondo quanto viene denunciato – sono previsti tagli cumulati pari a 14.706 milioni di euro, di cui 4,3 miliardi solo nel biennio 2015-2016 pari al 30% circa dei tagli dell’ultimo quinquennio. Allarme anche dalle Regioni: “L’importo del Fondo sanitario nazionale 2016 conferma una contrazione in valore assoluto dell’1,8% a fronte di una crescita del Pil nominale del 1,47% (Pil programmatico); l’incidenza del Fondo sanitario nazionale sul Pil è al livello più basso dall’inizio del decennio al 6,6% del Pil”.
Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici, sottolinea come il motivo principale dello sciopero sia “il taglio delle risorse della sanità, che porta una sempre minore possibilità di rispondere ai bisogni dei cittadini. Questo è iniziato da diversi anni, e con questa nuova legge invece di 115 miliardi per la sanità ce ne sono 111. A questo si aggiungono i tagli programmati dal 2017 al 2019 per le Regioni, che si ripercuoteranno sulla sanità”. Dispiaciuta per la protesta si è detta il ministro Beatrice Lorenzin, che ha quindi ricordato: “Non mi stancherò mai di dire che in questi anni di crisi economica in cui il Servizio Sanitario Nazionale è stato fortemente stressato, il comparto abbia dato tantissimo e si sia dimostrato estremamente responsabile”.
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GM