Dramma di Ancona: spunta un biglietto di Antonio

 

Antonio Tagliata (foto profilo facebook)
Antonio Tagliata (foto profilo facebook)

Non solo la pistola calibro 9 per 21 e 86 colpi da sparare. Antonio Tagliata, aveva lasciato anche un biglietto in cui descriveva cosa stava per fare: uccidere i genitori di Martina, la sua fidanzata sedicenne. Ora la madre della ragazzina è deceduta, mentre Fabio Giacconi, il marito, è in coma irreversibile. “Confesso l’omicidio di Fabio Giacconi e Roberta Pierini” ha scritto Antonio, ragazo molto attivo sui social.. Insieme a quel biglietto aveva scritto anche tre lettere al padre, alla madre e ai fratelli, con le quali chiedeva scusa. “Ero sicuro che sarei morto – si è giustificato il 18enne durante l’interrogatorio – Ho scritto il biglietto per proteggere mio padre, che ha avuto problemi con la giustizia”. Carlo Tagliata, infatti, è un pregiudicato, spiega il legale del 18enne, Luca Bartolini, e il figlio, preoccupato che i sospetti potessero ricadere sul genitore, si sarebbe assunto preventivamente la responsabilità di quello che stava per fare. I genitori le hanno interpretate come l’annuncio di un suicidio, e per questo si sarebbero rivolti alle forze di polizia, non sapendo ancora, affermano, dell’avvenuta sparatoria in casa dei Giacconi. Il biglietto con la confessione dell’omicidio potrebbe aggravare la posizione del ragazzo, che ha detto di aver sparato per difendersi dalla reazione aggressiva di Giacconi. Una circostanza in più a suo sfavore, come la conferma che in tasca, oltre all’arma cal. 9X21, aveva anche 86 colpi di pistola. Sulla reale provenienza dell’arma del delitto, che ha la matricola abrasa, le indagini proseguono. Domani mattina è previsto l’interrogatorio di garanzia per Tagliata, giorno in cui è fissata anche l’autopsia sul cadavere della Pierini.

MD