E terminato il blitz al Bataclan che conclude la prima parte di una notte terribile per Parigi e la Francia. Le prime informazioni riferivano di due terroristi presenti nel locale. Successivamente si è parlato di almeno quattro attentatori che si sarebbero fatti saltare al momento dell’irruzione da parte delle forze di polizia. il procuratore della Repubblica di Parigi, Francois Molins parlerà più tardi di terroristi “neutralizzati”. Le ambulanze hanno circondato il locale per prestare i primi soccorsi ai sopravvissuti. Gli ostaggi tratti in salvo al Bataclan escono in lacrime dal locale. I feriti vengono caricati sulle ambulanze e portati via Testimoni raccontano di terroristi giovani, a volto scoperto, silenziosi e che sparavano senza pietà. Dopo l’assalto alla sala da concerti Bataclan, le ultime notizie danno reparti dei GIGN, i reparti di pronto intervento anti-terrorismo, che convergono verso il quartiere centrale di Les Halles. Intanto cinque linee della metropolitana di Parigi che passano per il X e XI arrondissement, colpiti da attacchi terroristici, sono state tagliate insieme alla circolazione degli autobus che attraversano i due quartieri. Fonti della polizia parlano di almeno 100 vittime nel locale e di un bilancio complessivo di almeno 140 morti. Ma è un numero fatalmente destinato a crescere, perché non considera i numerosi feriti durante gli assalti. Negli ospedali si sta procedendo a liberare per quanto possibile i posti letto.
Sì è così conclusa il primo atto di uno scontro con i terroristi, nel cuore della Francia, che potrebbe trascinarsi chissà ancora per quanto tempo. Sono state ore da incubo per la capitale francese, con strade deserte o blindate dalla polizia, l’invito delle autorità è a restare in casa se possibile o – per chi è in locali o ristoranti – di non muoversi mentre caserme e da diverse regioni sono confluiti reparti speciali e teste di cuoio. Le sparatorie sono state almeno sette, in sei luoghi diversi della capitale. Il primo attentato – a quanto sembra un’azione kamikaze – è stato segnalato nel X arrondissement, vicino a Rue Bichat nella zona del Canale Saint Martin, in una brasserie nel quartiere tipico dei ristoranti kosher. Dieci morti secondo le prime stime con i terroristi che, seguendo un piano ben pianificato – sono ridiscesi verso l’XI e il XII arrondissement, a pochi metri dalla redazione di Charlie Hebdo, colpita mortalmente il 7 gennaio scorso. Lì, nella sala da concerti Bataclan – dove c’era il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo americano ‘Eagles of death metal’ – un gruppo gli attentatori hanno gridato “Allah è grande” aprendo il fuoco sul pubblico. Due o tre giovani a volto scoperto sparavano con gelida calma in tutte le direzioni. Al momento dell’irruzione dei terroristi, il locale ospitava 1.500 persone . Trenta sarebbero riuscite a fuggire subito. Cento gli ostaggi mentre tutto il quartiere che veniva transennato dalla polizia e preso in consegna dai tiratori scelti. “Ci stanno uccidendo uno a uno” gridavano gli ostaggi. Si sono sentite cinque esplosioni e raffiche di armi automatiche. Dopo, il blitz. Alla fine il bilancio provvisorio segnava 112 morti.
Intanto a Saint-Denis, nelle vicinanze dello Stade de France, almeno tre esplosioni scuotevano i 50.000 presenti all’amichevole Francia-Germania. I giocatori si sono fermati, alcuni spettatori sono riusciti a uscire, gli altri sono rimasti bloccati dalla polizia all’interno fin dopo il termine della partita, che dopo qualche momento d’incertezza è stata portata a termine. Il presidente Francois Hollande, che assisteva alla partita in tribuna d’onore, lasciva immediatamente lo stadio e convocava un Consiglio dei Ministri straordinario. Due i kamikaze in azione: il bilancio parla di almeno 30 morti in esplosioni di polvere da sparo mista a chiodi in una brasserie e altri due siti adiacenti allo stadio. Al termine della partita, gli spettatori non sono stati fatti uscire; gli spettatori si sono riversati sul prato. Un’altra sparatoria è avvenuta a rue de Charonne – «Sono uscito a correre tardi. E a quel punto ho visto l’orrore, dei corpi senza vita sull’asfalto, e gente che lanciava lenzuola dalle finestre perché venissero coperti. Era la guerra sotto casa mia». Lo racconta a Le Figaro un ragazzo che abita vicino a rue de Charonne «Io sono riuscito a tornare a casa e mi sono barricato» – altri colpi di arma da fuoco a boulevard Beaumarchais e a Faidherbe, tutti e tre luoghi a pochi metri da place de la Bastille.
“Alcuni dei terroristi che hanno partecipato agli attacchi di Parigi sarebbero in fuga, ma non si sa quanti sono” lo riferisce una fonte investigativa alla Cnn secondo cui nella capitale francese sarebbe in corso una gigantesca caccia all’uomo.
Armando Del Bello