Massimiliano, baciato da Wojtyla da bimbo e scampato alla strage di Parigi

Massimiliano-Natalucci
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“Baciato da Papa Wojtyla, in Piazza San Pietro a Roma, quando aveva 8 anni”. Così Federica,  la sorella di Massimiliano Nataucci, spiega così il miracolo che ha salvato il fratello dalla strage del Bataclan. L’uomo, 45enne di Senigallia, si trovava nel teatro con un’ amica per assistere al concerto quando all’improvviso hanno fatto irruzione i terroristi. Secondo il racconto del padre di Max i due hanno avuto un terrorista a tre metri di distanza fino a quando le teste di cuoio sono intervenute e gli ostaggi sono riusciti a mettersi in salvo. Massimiliano da questa terribile esperienza ne è uscito solo leggermente ferito ad una gamba mentre per la sua amica, Laura Appolloni, è andata peggio “Sto per essere operata – ha detto al Gr1 -. Ho un residuo di pallottola nella spalla destra che ha sanguinato parecchio. Durante il concerto si sono sentiti gli spari. Erano due persone con le mitragliette, hanno sparato per 10 minuti ininterrottamente, avranno sparato 5000 proiettili e io ne ho preso uno. Anche se si stava bassi, rasoterra, hanno sparato così tanto… Io per fortuna stavo sotto il palco e sono fuggita passando dietro le quinte, sfondando le uscite di sicurezza e passando sui tetti. Io e un’altra cinquantina di persone, quindi non abbiamo vissuto l’incubo di dentro. Siamo rimasti due ore in silenzio, poi le forze di sicurezza ci hanno tirati giù dal tetto”.  Per Massimiliano però non si tratta della prima tragedia in passato, infatti, aveva già scampato la morte. Quando aveva 15 anni  è sopravvissuto con il padre e allo zio la tragedia dell’Heysel e in seguito, a tre incidenti gravissimi.

Roberta Garofalo