Marcheno: dopo il cianuro c’è il mistero di Whatsapp

Mario Bozzoli (screen shoot you tube)
Mario Bozzoli (screen shoot you tube)

Importanti novità sul giallo di Marcheno giungono dai messaggi WhatsApp inviati da Giuseppe Ghirardini alla ex moglie, poco prima di morire. L’operaio della fonderia scomparso pochi giorno dopo il suo titolare, Mario Bozzoli, come accertato dalle analisi dei Ris di Parma, il 18 ottobre scorso è deceduto per avvelenamento da cianuro. Ha “buttato giù” una capsula artificiale non in commercio e difficile da reperire, ed ora gli inquirenti dovranno cercare di capire se lo ha fatto di proposito o qualcuno lo ha costretto al suicidio.

Forse sconvolto perché a conoscenza di un inconfessabile segreto inerente la scomparsa del suo datore di lavoro, l’operaio prima che si perdesse ogni traccia del suo telefono cellulare, chiamò ben otto volte la sua ex che si trovava in Brasile. Telefonate rimaste senza risposta che, stando al fascicolo che il suo avvocato, Marino Colosio, si sta apprestando a consegnare in Procura, sarebbero state seguite da messaggi che la donna avrebbe inviato via Whatsapp al cinquantenne.

MD