
Barack Obama e Vladimir Putin si sono incontrati a margine del G20 tenutosi all’indomani dei terribili attentati terroristici che hanno sconvolto Parigi, la Francia e l’Europa intera. I due leader spesso divisi da contrasti e divergenze d’opinione talvolta insanabili pare si siano trovati per questa volta d’accordo non solo nel condannare le azioni terroristiche avvenute nella capitale francese, ma anche nell’intenzione di porre rimedio definitivamente alla situazione siriana e al dilagare dell’Isis.
Secondo quanto riporta la Casa Bianca l’impegno comune di Obama e Putin è quello di “raddoppiare gli sforzi per sconfiggere Isis”. Washington parla di “discussione costruttiva” durata circa 35 minuti durante la quale si è parlato degli “sforzi in corso per risolvere il conflitto in Siria, un imperativo reso ancora più urgente dagli orribili attacchi terroristici di Parigi”. A quanto riportano fonti ben informate Obama avrebbe riconosciuto l’ottimo lavoro svolto finora da Putin in Siria apprezzando soprattutto gli sforzi militari per stanare e sconfiggere i terroristi dell’Isis.
Dal G20 poi è uscito un comunicato che si concentra sul problema dei rifugiati: “Chiediamo a tutti gli Stati di contribuire alla soluzione della crisi dei rifugiati, e condividere il peso per ciò che ne consegue, compreso il riallocamento dei rifugiati. L’entità della crisi dei rifugiati è di scala globale con pesanti conseguenze politiche, sociali ed economiche. C’è bisogno di una risposta coordinata e comprensiva per affrontare la crisi come pure le sue conseguenze di lungo termine”. Al termine del vertice ha parlato anche il premier italiano Matteo Renzi: “L’Italia è un grande Paese, ha sconfitto il terrorismo interno negli anni ‘70 e ‘80 e le stragi di mafia. Ha la forza per poter affrontare questa fase che stiamo vivendo”.
F.B.