Omicidio Trifone e Teresa: al setaccio computer e cellulare di Giosuè

Trifone e Teresa (foto dal web)
Trifone e Teresa (foto dal web)

La drammatica storia di Trifone e Teresa, i due fidanzati di Pordenone uccisi nel parcheggio del Palasport della città friulana, lo scorso 17 marzo, potrebbe arrivare ad una svolta grazie alle indagini in corso sui dispositivi di Giosuè Ruotolo, l’unico indagato nella vicenda intricata. E’ quanto emerge dalle news del Messaggero Veneto, il quale sottolinea “l’intenso lavoro dei tecnici informatici nel tentativo di individuare tracce utili contro l’unico indagato. Le analisi riguarderebbero nello specifico le ricerche effettuale da Giosuè su Google e gli sms o altri messaggi cancellato”. Un lavoro meticoloso, che ha portato i consulenti dei pm a richiedere 60 giorni di tempo per la conclusione delle proprie indagini informatiche. Solo alla fine di novembre si potranno invece avere maggiori dettagli sui risultati delle tracce di Dna isolate.

Recentemente  era emersa una news che aveva gettato ulteriori dubbi su Giosuè Ruotolo, relativa ad una misteriosa felpa che l’indagato avrebbe indossato la sera del delitto di Pordenone e che poi sarebbe stata oggetto di un furto. L’avvocato del militare, secondo quanto reso noto dal Messaggero Veneto, avrebbe nel frattempo smentito la notizia secondo la quale nella denuncia di furto dello zaino del suo assistito si faceva cenno anche ad una felpa. Lo zaino in questione e che sarebbe stato smarrito su un treno dallo stesso Ruotolo, conterrebbe invece una sim, i cui dati sarebbero già nelle mani degli investigatori.

MD