Svolta sul caso della figlia di Al Bano e Romina: c’è l’identikit -FOTO

 (Photo by Elisabetta Villa/Getty Images)
(Photo by Elisabetta Villa/Getty Images)

Il giallo di Ylenia Carrisi, la figlia di al Bano e Romina Power scomparsa nel 1993 è tornata prepotentemente in auge a causa delle presunta svolta arrivata dall’America alcuni giorni fa. Il caso è stato riaperto dopo le rivelazioni del presunto omicida, Keith Hunter Jesperson.

Nel 1996, l’uomo avrebbe confessato l’omicidio di una ragazza conosciuta in una stazione di servizio di Tampa, in Florida, che si faceva chiamare Suzanne. In quel periodo, secondo gli investigatori statunitensi, Ylenia Carrisi frequentava un artista di strada di New Orleans – che fu anche esso sospettato di omicidio – ma, soprattutto, era solita farsi chiamare proprio con il nome di Suzanne.

Ylenia Carrisi-3 fonte Chi l'ha visto?
Ylenia Carrisi-3 fonte Chi l’ha visto?

Questo non è l’unico indizio che fa pensare che il cadavere trovato più di vent’anni fa sia quello della figlia di Al Bano e Romina. A lasciare sbigottiti è l’incredibile somiglianza tra le due ragazze che emerge dall’identikit fatto dalla polizia della Florida e mostrato per la prima volta a “Chi l’ha visto”.

Le prove messe sul tavolo fanno pendere la bilancia sulla possibilità concreta che si possa essere arrivati alla svolta decisiva del caso anche se manca ancora la prova regina, quella del Dna. E’ stato Al Bano a confermare la notizia del prelievo di Dna a lui e alle altre sue figlie, per confrontarlo con quello della ragazza. I risultati del test potrebbero scrivere la parola ‘fine’ su questa vicenda.
LC