
Ci sono nuovi atti nell’inchiesta sulla morte del piccolo Loris Stival. Si prevedono tempi duri per la mamma Veronica Panarello, unica imputata per avere ucciso il figlio Loris, di 8 anni, e di averne occultato il corpo. E’ stata la Procura di Ragusa a depositarli in sede di udienza preliminare e il Gup Andrea Reale, su parere positivo dei Pm, ha concesso termini a difesa, rinviando tutto al prossimo 3 dicembre. Tra i documenti anche un’integrazione dei consulenti medico legali della Procura sulla fascetta che lega i polsi al povero bambino. La Panarello, nella nuova ricostruzione che punta sulla”incidente a casa, del bimbo che si strangola da solo stringendosi una fascetta di plastica al collo, aveva detto che il figlio ne aveva anche ai polsi, indossati come dei braccialetti. La perizia dice un’altra cosa: Loris ha “segni di compressione” da fascetta su “entrambi i polsi”, ma non nella parte interna, come se fossero stati legati con le mani giunte ed è “verosimile l’ipotesi che sia stata applicata successivamente”, dopo lo strangolamento.
Sulla vicenda l’avvocato di Veronica Panarello, Francesco Villardita, precisa di “non avere ancora letto il documento”, e osserva che “sarà il nostro consulente tecnico a dire se l’analisi è contestabile, e se potrà andare bene anche alla difesa: è necessario studiare”. Non è possibile quindi presumere che il piccolo da solo possa essersi stretto con tale violenza da lasciare quella tipologia di segni tutte e sue le manine. Intanto si procede verso il processo, mentre però la sorella di Veronica, Antonella Panarello, che è presente al Palazzo di Giustizia di Ragusa, dà la sua sentenza: “Per me lo ha ucciso lei perché probabilmente Loris ha visto qualcosa che non doveva vedere, ma non so dire cosa”.
MD