Isis, il piano di Cameron “Raid in Siria entro Natale”

British Prime minister David Cameron signs a book of condolences at the French Ambassador's residence in London following last week's attacks in Paris on November 17, 2015. French police launched dozens of fresh raids across the country today as warplanes strafed the Syrian stronghold of Islamic State jihadists which France has vowed to destroy after their attack on Paris. AFP PHOTO / NIKLAS HALLE'N (Photo credit should read NIKLAS HALLE'N/AFP/Getty Images)
(NIKLAS HALLE’N/AFP/Getty Images)

Barack Obama promette di distruggere la minaccia dell’Isis, ma sollecita la Russia a collaborare e fare la propria parte in Siria per sconfiggere lo Stato Islamico. “Distruggerlo non è solo un obiettivo realistico ma stiamo riuscendo a farlo”, ha detto il presidente americano domenica nel corso di una conferenza stampa tenuta dopo il vertice con i capi di Stato e di governo asiatici in Malaysia. Gli Stati Uniti rimproverano Putin perché  le prime operazioni militari della Russia in Siria non hanno contribuito alla lotta all’Isis: anzi, in qualche modo hanno rafforzato l’organizzazione. Obama però  ha ribadito che “lo strumento più potente che abbiamo per combattere lo Stato islamico è affermare che non abbiamo paura. Non ho paura che lo Stato Islamico ci sconfigga con le sue operazioni. Distruggere l’Isis non soltanto è un obiettivo realistico, ci riusciremo. Sarà fatto», sottolineando poi che «non accetteremo il terrorismo come la nuova normalità, non siamo senza potere” e “il mondo non accetterà attacchi terroristici ai ristoranti e ai cinema”. A seguire il suo appello è il primo ministro inglese David Cameron, che secondo il Sunday Times, infatti,  si appresta a chiedere, entro 15 giorni, al Parlamento di avviare attacchi aerei contro l’Isis in Siria. Cameron esorterà i parlamentari dicendo loro che dovrebbero cominciare a comportarsi come «Churchill, non Chamberlain» se vogliono sconfiggere il terrorismo.  Secondo il Guardian, Cameron potrebbe fare una dichiarazione formale giovedì prossimo in Parlamento, ma aspetterà chiedere un voto fino a quando avrà la certezza di avere i numeri necessari a far passare la misura.Il primo ministro conta di avere il via libera prima della pausa natalizia.  Stamane Jean-Yves Le Drian, ministro francese della Difesa, intervenendo alla radio Europe1 e all’emittente tv iTélé, dopo i bombardamenti dell’ultima settimana, ha dichiarato “la vittoria passa obbligatoriamente per una presenza sul terreno. Lo scopo non è indebolire ma annientare l’Isis”. Per la Francia l’aiuto europeo consiste in tre punti: “il primo è quello dei raid aerei; il secondo è quello dell’aiuto logistico con armi e munizioni; l’ultimo quello della staffetta con le forze francesi presenti in Africa”, conclude.

Roberta Garofalo