
Valeria Solesin è morta dopo pochi minuti, probabilmente, durante le sparatorie al teatro Bataclan di Parigi. Sono le indicazioni giunte dall’esame sul corpo effettuato all’ospedale di Mestre. Diversamente da quanto è sembrato in un primo momento, la ragazza è stata raggiunta da un solo colpo, che si è rivelato mortale: il proiettile è entrato dal lato sinistro del volto ed è uscito dalla schiena, senza trapassare organi vitali. Il colpo è arrivato dall’alto, perché il terrorista che ha sparato era nel ballatoio, mentre la giovane vittima era in platea. Un omicidio compiuto sparando alla cieca sulla gente che cercava scampo dalla follia che si era scatenata nel locale. Esclusa invece, perché incompatibile con la ferita, l’ipotesi di un colpo di grazia mentre Valeria era a terra. Sono i risultati dell’indagine avvenuta dopo il rientro in Italia del corpo di Valeria. La ricognizione esterna della salma è durata circa tre ore. Un adempimento medico – sono state effettuate anche delle Tac – richiesto dalle Procure di Roma e Venezia che hanno aperto un fascicolo sull’uccisione della studentessa. Gli esami sono stati effettuati da due medici legali: Silvano Zancaner e Massimo Montisci, incaricati dal procuratore aggiunto di Venezia Adelchi D’Ippolito. Da questa mattina a Cà Farsetti, sede del Comune lagunare, la salma sarà esposta nella camera ardente per coloro che vorranno dare un saluto alla ragazza. Il feretro rimarrà esposto nell’androne del municipio anche lunedì, fino alle ore 19. Il rito di commiato per Valeria avverrà martedì in Piazza San Marco. Saranno funerali di Stato: presente il capo dello Stato Sergio Mattarella e atteso anche il premier Matteo Renzi: piazza San Marco chiusa, saranno operativi per la sicurezza quattrocento agenti.
ADB