35 anni fa il terremoto che mise in ginocchio l’Irpinia

Terremoto in Irpinia (Evening Standard/Getty Images)
Terremoto in Irpinia (Evening Standard/Getty Images)

Erano le 19.35 del 23 novembre 1980 quando un terremoto di magnitudo 6.9 della scala Richter colpì l’Irpinia provocando, tra la Campania e la Basilicata, circa 3mila morti, 280mila sfollati e 9mila feriti. I comuni maggiormente colpiti furono quelli di Castelnuovo di Conza, Conza della Campania, Laviano, Lioni, Sant’Angelo dei Lombardi, Senerchia, Calabritto e Santomenna, ma il terremoto ebbe ripercussioni a decine di chilometri di distanza: crolli si registrarono infatti a Napoli, dove diversi edifici fatiscenti vennero ridotti in macerie, ma soprattutto a Poggioreale dove crollò un palazzo in via Stadera, probabilmente a causa di difetti di costruzione, causando 52 morti.

Il terremoto distrusse anche la chiesa di S. Maria Assunta, a Balvano, nel potentino, causando anche in questo caso decine di morti, soprattutto bambini e adolescenti che assistevano alla messa. Ma le ferite del sisma furono anche di natura morale; già subito dopo il terremoto, il presidente della Repubblica, Sandro Pertini, mise in luce: “Non vi sono stati i soccorsi immediati che avrebbero dovuto esserci. Ancora dalle macerie si levavano gemiti, grida di disperazione di sepolti vivi“. Fu poi Indro Montanelli a denunciare come il sisma segnò uno spartiacque nella storia del Paese, “trasformando non soltanto una regione d’Italia, ma pure un’intera classe politica“.

Per cercare di fare chiarezza sui costi del terremoto venne istituita nel 1989 la Commissione parlamentare d’inchiesta sull’attuazione degli interventi per la ricostruzione guidata dal futuro Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro. Arrivarono poi le inchieste, infinite come interminabili sono stati i lavori di ricostruzione, che misero sotto accusa – una decina di anni dopo il sisma – decine di persone e pezzi importanti della classe politica campana, come gli onorevoli della Dc Antonio Gava, Paolo Cirino Pomicino e Ciriaco De Mita. Quanto sia costato il sisma alla collettività è quasi impossibile da quantificare; secondo un conteggio fatto qualche anno fa dal giornalista Sergio Rizzo, si parla di 66 miliardi di euro.

GM