
Le vittime italiane della strage di Parigi potevano essere due. Oltre alla compianta Valeria Solesin poteva esserci anche Barbara Serpentini. Ma il destino aveva altri piani. Barbara, la 18enne che si trovava insieme all’amica Sophie nel caffè «Casa Nostra», si sente giustamente una miracolata. Ha avuto a pochi centimetri da sé il terrorista Salah Abdeslam che la stava per giustiziare con il suo mitragliatore Ak-47. Nel video si vede il gesto, ma l’arma, dopo aver esploso già diversi colpi ed aver già ucciso numerose persone si inceppa. Lui riprova, ma niente. Allora se ne va. Probabilmente oltre a Barbara e all’amica, se l’arma non avesse avuto problemi sarebbero morte anche le altre persone presenti nel locale. La provvidenza ha voluto così. Rivedere il video fa venire i brividi e per Barbara ha un effetto davvero devastante: “So che sembra assurdo, ma ancora non riesco a identificarmi nella donna del video. È come se mi vedessi dall’esterno: non riesco a credere di essere io. Ho aperto gli occhi e ho visto i suoi piedi. Aveva le scarpe da ginnastica nere, è stato davanti a me per un tempo che mi è sembrato un’infinità. Non volevo che i nostri occhi si incrociassero e mi sono messa nuovamente le mani sul viso. Le scarpe erano a 20 centimetri da me. Ho pensato che se avessi nascosto gli occhi non mi avrebbe vista. Continuavo a ripetermi: Sto per essere uccisa”.
Ecco il video: