Jet russo abbattuto, Putin: “La Turchia è complice dei terroristi”

Putin Turchia
(MAXIM SHIPENKOV/AFP/Getty Images)

Non si è fatta attendere la reazione del presidente russo Vladimir Putin, dopo l’abbattimento da parte della Turchia di un jet russo che, secondo Ankara, avrebbe sconfinato e sorvolato i cieli turchi. Putin ha parlato apertamente di “un crimine, una pugnalata alla schiena sferrata da complici dei terroristi” e ha annunciato subito “serie ripercussioni e conseguenze tragiche” sui rapporti tra i due Paesi. Prima di queste parole erano già state prese immediate decisioni come la cancellazione della visita a Istanbul del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e la convocazione dell’addetto militare dell’ambasciata turca a Mosca. Putin ha parlato anche di “evento che va oltre i limiti dell’ordinaria lotta contro il terrorismo”, mentre il premier turco Ahmet Davutoglu ha risposto: “È nostro diritto internazionalmente riconosciuto adottare tutte le misure necessarie contro chiunque violi il nostro spazio aereo o le nostre frontiere”.

L’incidente, se così si può chiamare, arriva proprio nei giorni più cruciali della vicenda siriana. Proprio in queste ore infatti Putin era impegnato in una sorta di tour nella regione per provare ad allargare le file di chi vuole combattere l’Isis al fianco di Mosca, mentre i caccia russi stavano portando avanti numerosi e letali attacchi a postazioni utilizzate dai miliziani jihadisti. Senza parlare dell’indiscrezione proposta da un giornale kuwaitiano secondo la quale la Russia avrebbe in realtà già iniziato anche l’offensiva via terra con truppe e carri armati già in fase di avanzamento nel territorio siriano.

Ecco il video dell’intervento di Putin: