Muore giovane mamma: scoprì il cancro mentre era incinta

 

Valentina Moretto (Facebook)
Valentina Moretto (Facebook)

Un’intera comunità in lutto, quella di Castione di Loria, nel trevigiano, per la morte di Valentina Moretto, mamma di soli trent’anni, spirata sabato mattina dopo aver lottato per tre anni contro una terribile malattia. La donna aveva scoperto di avere un tumore quando era al settimo mese di gravidanza: ora il figlio Niccolò ha quasi tre anni e gode di buona salute. Per consentire alla donna di poter ricorrere alle cure contro il cancro, il bimbo era nato prematuramente.

Oltre al figlio, la giovane mamma lascia il il compagno Nicola Scapin, capitano della squadra del Castione, il papà Giancarlo, la mamma Giovanna e la sorella Eleonora. Proprio il compagno-calciatore della donna aveva deciso nei mesi scorsi di abbandonare la squadra per potersi dedicare all’amore della sua vita, che lottava per sconfiggere un male che purtroppo se l’è portata via. Domenica, alla partita del Castione, la squadra di Nicola e gli avversari avevano chiesto di osservare un minuto di silenzio per la giovane mamma, ma l’arbitro ha preferito applicare il regolamento e negarlo.

Un fatto, questo, che ha suscitato lo sdegno anche del sindaco di Loria Silvano Marchiori, il quale aveva personalmente chiesto all’arbitro di concedere una deroga al regolamento: “Sono molto rammaricato, per non dire altro, per quanto accaduto. Le due squadre erano concordi per il minuto di silenzio in ricordo di Valentina e in segno di vicinanza a Nicola, molto conosciuto anche tra le file dell’Asolo. Non ce l’ho con l’arbitro, che segue le indicazioni della Federazione. Ma si doveva capire che questa a Castione non era una giornata sportiva come le altre, con un lutto che si è consumato a pochi metri dal campo sportivo, che ha coinvolto in prima persona un nostro calciatore e che ha scosso una intera comunità. Lo sport deve tenere conto anche di questi aspetti”.

GM