Nuova strategia dell’Isis: ecco le bambole esplosive

Three Iraqi Muslim women and a child look at dolls 08 September 2003 at a bazaar in Najaf. In his first major speech on Iraq since May, US President George W. Bush urged the United Nations to overcome "past differences" over the US-led invasion of Iraq, appealing even to opponents of the war for troops and money. AFP PHOTO/Karim SAHIB (Photo credit should read KARIM SAHIB/AFP/Getty Images)
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Le guerre non sono mai convenzionali e non c’è pietà nemmeno per i bambini, a volte considerati danni collaterali accettabili.  In Iraq, la polizia di al-Hussiniya, un sobborgo di Baghdad, ha trovato delle bambole cariche di esplosivo – subito rese inutilizzabili –  probabilmente preparate per essere lasciate e fatte esplodere lungo la strada che porta da Baghad alla città santa di Karbala, durante il pellegrinaggio degli sciiti iracheni dell’Arba’een. La ricorrenza sciita che cade esattamente quaranta giorni dopo l’Ashoura, l’anniversario del martirio dell’Imam sciita, Hossein e dei suoi compagni, sarà il 3 dicembre: sono attesi almeno 20 milioni di fedeli. Durante questa festività, gli attentati sono frequenti e i morti si contano a centinaia. Probabile che gli uomini del Califfato puntassero a un oggetto ritenuto innocuo per superare le misure di sicurezza e fare il maggior danno possibile. Quanti bambini avrebbero potuto raccogliere questi giocattoli, esplodendo poi con loro?

L. B.