Rom “pirata” uccise una filippina: ecco la condanna

Familiari e conoscenti di Corazon (screenshot Youtube)
Familiari e conoscenti di Corazon (screenshot Youtube)

E’ arrivata la sentenza per il tragico investimento di ieri a Primavalle, dove tre giovanissimi rom, scappando da un posto di blocco, hanno ucciso una donna di origine filippina, Corazon Abordo Perez, e ferito diverse altre persone. I fatti avvennero a fine maggio ed ebbero una certa cassa di risonanza nei mass media e nell’opinione pubblica.Si trattò di una  tragedia che sconvolse proprio la Roma meticcia, come aveva rilevato nel suo messaggio di cordoglio l’allora sindaco Ignazio Marino: “Il mio primo sentimento è di essere vicino alla famiglia della vittima, Perez Corazon Abordo, e dei feriti: tutti romani, anche se in tasca hanno il passaporto filippino, francese o moldavo”

Nelle scorse ore, il minorenne che era alla guida dell’auto è stato condannato a sei anni per omicidio colposo. Una sentenza destinata a far discutere, perché – se è vero che i familiari della vittima si erano subito detti disposti a perdonare – l’avvocato di parte civile, Valentina Chianiello, che difende i diritti della famiglia di Corazon, aveva sottolineato il desiderio di avere giustizia: “Non chiediamo soldi. La famiglia della vittima non chiede un risarcimento in denaro. Pretende solo giustizia”. Anche il pubblico ministero, da parte sua, aveva chiesto una condanna esemplare: 16 anni di carcere. Invece, la sentenza del Tribunale dei minori ha condannato il 17enne per omicidio colposo e lo ha assegnato a una comunità.

GM