Scambiato per il terrorista Salah, notte da incubo per un 21enne

Scambiato per Salah
Il giovane scambiato per il terrorista insieme alla sua famiglia (Websource)

Lui si chiama Nicolas Genot, ha 21 anni e vive in una villetta di Rocourt, sobborgo a nord-ovest di Liegi. La sua tranquilla esistenza è stata prepotentemente stravolta nella notte tra domenica e lunedì, quando alle ore 5 la polizia è piombata in casa sua credendo che lui fosse Salah, il terrorista ricercato dopo i fatti di Parigi.

Gli agenti  si erano insospettiti domenica sera quando durante la ricerca a tappeto del terrorista avevano notato una serie di manovre apparse sospette effettuate da una Bmw serie 5. L’auto (che poi si è scoperto appartenere a sua madre) era guidata da Nicolas che racconta così quello che è accaduto in quelle ore: “Andavo un po’ forte ed ho visto una macchina della polizia ferma vicino all’hotel Ibis con i poliziotti che mi guardavano strano. Ho fatto un paio di svolte per entrare in un fast food, poi dopo aver preso il cibo sono tornato a casa e lì ho passato la serata”. Di certo non si aspettava quello che è accaduto dopo.

Alle 5 di mattina le squadre d’assalto sono arrivate a casa sua e hanno fatto irruzione nella villa lanciando cinque granate assordanti e sfondando porte e finestre. Nicolas, che si è trovato in pochissimi confusi secondi illuminato dai laser dei fucili della polizia, racconta: “Ho creduto che la mia ora fosse arrivata. Non vedevo niente. Gridavano di non muovermi. E per fortuna mio fratello è arrivato per calmarmi, altrimenti mi sarei mosso e mi avrebbero ucciso”. Tra il grottesco e il drammatico la testimonianza del compagno della madre: “Ero in pigiama e sono stato costretto a sdraiarmi in terra in giardino con Nicolas, con le mani sulla nuca. Siamo rimasti così per mezz’ora. C’erano 0 gradi. Ci siamo congelati…”.

F.B.