Vescovo di Ferrara choc: “Bergoglio deve fare la fine di quell’altro”

Papa Francesco
(GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)

La decisione di Papa Francesco di nominare come vescovi due “preti di strada” in due importanti diocesi come Bologna e Palermo deve aver fatto storcere il naso a qualcuno all’interno della Chiesa. Qualcuno che non ha ancora capito bene il cambiamento che Francesco sta portando con sè, o che forse l’ha capito fin troppo e per questo lo osteggia. Che ci sia anche chi non è d’accordo rientra comunque nell’ordine normale delle cose, ma le frasi pronunciate dal vescovo di Ferrara, monsignor Luigi Negri, vanno al di là delle critiche accettabili.

Il prelato è stato intercettato il 28 novembre scorso sul Frecciarossa partito da Roma mentre si sfogava con il suo collaboratore dopo le nomine del Papa. Ecco le sue parole: “Dopo le nomine di Bologna e Palermo posso diventare Papa anch’io. È uno scandalo. Incredibile, sono senza parole. Non ho mai visto nulla di simile. Sono nomine avvenute nel più assoluto disprezzo di tutte le regole, con un metodo che non rispetta niente e nessuno. La nomina a Bologna è incredibile. A Caffarra, il vescovo uscente per limiti d’età, ho promesso che farò vedere i sorci verdi a quello lì – Matteo Zuppi, il vescovo di Bologna, n.d.r.-, a ogni incontro non gliene farò passare una. L’altra nomina, quella di Palermo, è ancora più grave. Questo – Corrado Lorefice, il vescovo di Palermo, n.d.r.- ha scritto un libro sui poveri – che ne sa lui dei poveri – e su Lercaro e Dossetti, suoi modelli, due che hanno distrutto la chiesa italiana”. E poi la frase choc che lascia sbigottiti e increduli un po’ tutti: “Speriamo che con Bergoglio la Madonna faccia il miracolo come aveva fatto con l’altro”. Il riferimento nemmeno troppo velato è al pontificato di Papa Luciani, Giovanni Paolo I, che governò la Chiesa soltanto per 33 giorni. Una frase che il monsignore non si è nemmeno degnato di smentire come solitamente avviene in questi casi.

Luigi Negri, vescovo ciellino ultra tradizionalista, era già diventato noto per aver criticato duramente la magistratura nel caso delle Olgettine che aveva coinvolto l’ex presidente del Consiglio Berlusconi. Raggiunto dalle telefonate di alcuni giornalisti si è limitato a dire: ““Qualcuno ha registrato? Questo nuovo episodio spiega tutto l’odio teologico contro la Chiesa”.

F.B.