
L’uomo che tradisce? E’ un simpatico bricconcello; se è la donna a farlo invece, “una poco di buono”. Se vi sembra un’assurdità non fate parte del 70% degli intervistati da un sondaggio Eurodap, condotto su 1.200 persone sulle differenze di genere, su giudizi e pregiudizi, che ha coinvolto uomini e donne tra 18 e 60 anni.
Tra i dati più inquietanti emersi c’è quello riguardo i fedifraghi: il 70% è convinto che l’uomo che tradisce è giustificabile, la donna no. Se vi sembra un aspetto futile vi state sbagliando: è la punta dell’Ice berg che mostra come nell’immaginario collettivo la donna non sia equiparata all’uomo e come non le vengano riconosciuti i medesimi diritti e possibilità.
Un esempio? Sempre dal suddetto sondaggio è emerso che il 60% delle persone pensa che gli uomini siano più bravi a ricoprire ruoli di leadersheap; stesso risultato anche sull’idea che la donna venga più apprezzata se è attenta ai bisogni del compagno. O ancora il 60% delle donne ha detto di tendere ad accontentare il proprio partner se chiede loro di non uscire con le amiche.
“Questi dati indicano una forte componente culturale in cui, in modo trasversale in diverse fasce d’età, si manifesta la differenza dei comportamenti ‘permessi’ tra uomo e donna. Differenze che incidono nella relazione di scambio e che portano spesso a conflitti, senso di oppressione e delusioni”, ha concluso Paola Vinciguerra, psicoterapeuta, presidente dell’Eurodap.
LC