
Umberto Di Lorenzo, 67 anni, di Codroipo in provincia di Udine, dopo quasi un secolo, ha scoperto nelle scorse ore dove era sepolto suo nonno, Emilio Tonizzo di Gorizzo di Camino al Tagliamento, morto il 12 febbraio 1918 da prigioniero di guerra. A portarlo nella giusta direzione, un impiegato comunale molto zelante, l’intuizione su un nome storpiato, alcune ricerche incrociate sul web e un viaggio all’estero, nella fattispecie in una località a 40 km da Praga, Milovice, dove si trova un cimitero “italiano”.
Di Lorenzo, impiegato in pensione che fa volontariato alla Fraternità sacerdotale e all’Unitalsi, spiega infatti che su circa 6mila persone sepolte, “5.276 erano del nostro Paese”. Così, tra le tante croci bianche in marmo di Carrara, dice il 67enne che ha raccontato la sua storia al ‘Gazzettino’, c’era anche “la numero 50/27, che indica la fossa comune dov’è sepolto mio nonno”, che in famiglia “tutti davano per disperso”. Di Lorenzo non nasconde l’emozione: “Dopo 97 anni ho scoperto dov’è sepolto mio nonno. Mi emoziono ancora a raccontarlo: è stato un po’ come ritrovare le mie radici”.
Due anni fa, una ricerca del tutto simile aveva portato Giuseppe Saurra, pensionato di Garlate, piccolo centro alle porte di Lecco, a ritrovare nel cimitero di Milovice il nonno Francesco, di origini sarde. “Grazie a internet in un sito dedicato ai caduti ho trovato informazioni sul fratello di mio nonno, Giammaria morto sul Carso. Da lì ho trovato informazioni sulla data di morte. Ho insistito, fino a scoprire che a Milovice per tutti e 30 mila i morti furono stilati verbali di morte. E così fu fatto per mio nonno”, aveva raccontato l’uomo a un quotidiano locale.
GM