Scintille vere e proprie al processo a Massimo Giuseppe Bossetti, unico imputato per l’omicidio di Yara Gambirasio. L’aula si è accesa quando il pm Letizia Ruggeri ha fatto sapere che, per il pomeriggio, sono state citate 4 dipendenti di centri estetici frequentati dal muratore. La difesa è insorta parlando di “effetto sorpresa”. “Abbiamo la necessità – hanno detto gli avvocati – di preparare scrupolosamente tutte quante le udienze, per fare domande ai testi”. “È diritto del pm citare qualunque teste ritenga”, ha risposto il magistrato. Ne è nata una discussione molto animata. In precedenza erano stati sentiti la commercialista di Bossetti, il carrozziere presso il quale faceva riparare il suo furgone e altri testimoni. Inoltre, nel processo a Massimo Giuseppe Bossetti, è stata sentita un’impiegata di una ditta di materiali edili a Villa d’Adda la quale ha parlato di una fattura fatta al carpentiere di Mapello il 26 novembre del 2010, il giorno della scomparsa di Yara mentre un’altra fattura fu rilasciata a Bossetti il 9 dicembre del 2010 relativa all’acquisto di sabbia presso un’altra azienda.
La commercialista del muratore non ha ricordato con esattezza in quali giorni l’imputato sia andato nel suo studio. Anche un carrozziere non ha ricordato se effettivamente quel giorno Bossetti sia andato da lui ma le fatture relative alla riparazione dell’autocarro Fiat Daily del muratore risale alla metà di ottobre del 2010.
MD