
Hanno un volto i responsabili della rapina all’orologeria Pisa di via Montenapoleone, a Milano, avvenuta il primo dicembre 2014. Otto uomini fecero irruzione nel negozio portando via un bottino di 3.000.000 di euro in orologi ma un rapinatore fu fermato da alcune guardie giurate mentre si allontanava in bicicletta. Dopo lunghe indagini, i 7 uomini fuggiti – di età compresa fra i 17 e 23 anni – sono stati arrestati ed è stato identificato il capo del gruppo, un 38enne rumeno mai uscito dal suo Paese. Non si tratta di sbandati o malviventi normali ma di un vero e proprio commando paramilitare appartenente a un’organizzazione criminale con base in Romania. Qui, il capo reclutava ragazzi al massimo ventenni e incensurati, che sostenevano un ‘corso’ di 4-5 mesi nei boschi, venendo addestrati a usare armi e a vivere in condizioni estreme. Le regole del gruppo erano ferree; prima di ogni rapina era vietato andare a donne, bere alcolici, usare cellulari o internet: bisognava essere fantasmi. Lo schema d’azione era sempre lo stesso. La banda si divideva in ‘pistoleri’, che avevano il compito di tenere sotto mira le persone presenti nei locali rapinati e i ‘raccoglitori’ che sfondavano le vetrine blindate per prendere i preziosi. Prima del colpo di Milano, il commando aveva passato tre giorni in tenda vicino Rogoredo per ripartire subito dopo la rapina. Sembra che dalla Romania partissero gruppi per fare rapine in tutta Europa, di cui almeno 3 compiute a Milano.
L. B.