Francesco, ucciso a 32 anni perché “faceva troppo rumore”

Francesco Maria Pennacchi (Facebook)
Francesco Maria Pennacchi (Facebook)

Un commercialista, Francesco Maria Pennacchi, 32 anni, è stato ucciso stanotte da un operaio albanese di 43 anni, dopo una violenta lite scoppiata nel condominio di Velletri dove vivono entrambi. L’ira dell’uomo, che lavora in un forno, sarebbe stata scatenata dai rumori provenienti dallo studio del commercialista, dove era in corso una festicciola. Il dramma si è consumato a mezzanotte: l’albanese è sceso fino all’ufficio e dopo aver suonato il campanello si è lamentato con i festaioli per il rumore assordante.

Dalle parole si sarebbe passati ai fatti e tra i due è scoppiato un violento litigio, così il 43enne sarebbe rientrato nel suo appartamento, avrebbe preso un grosso coltello da cucina e sarebbe tornato nello studio con fare minaccioso. Pennacchi e alcuni suoi amici, secondo quanto ha raccontato l’albanese dopo il fermo, lo avrebbero insultato con parolacce, poi sarebbero volate minacce e spintoni. A quel punto, il fornaio avrebbe colpito Pennacchi con alcuni fendenti all’addome, prima di fuggire per le strade di Velletri.

Da parte loro, gli amici del 32enne commercialista avrebbero provato a portarlo in ospedale, caricandolo sull’ascensore, che però è rimasto bloccato. Per liberarli sono dovuti intervenire i pompieri, mentre i medici del 118 tentavano inutilmente il trasporto in ospedale del ferito, che è però giunto cadavere in nosocomio, morto dissanguato. Poco dopo, è stato rintracciato il 43enne albanese che non avrebbe opposto resistenza, ammettendo di aver accoltellato il commercialista.

GM