
Angela Merkel ha dato il via libera ai raid tedeschi in Siria. I caccia tedeschi si uniranno a quelli francesi e russi in una sorta di grande coalizione militare che sta pian piano prendendo forma, proprio come auspicato da tempo sia da Putin che da Hollande. Un’unione internazionale alla quale mancano soltanto gli Stati Uniti coi quali però pare si stia muovendo qualcosa. Putin ha detto chiaramente che “per combattere contro l’Is sarebbe meglio creare una coalizione comune” e Hollande ha aggiunto: “Il nostro nemico è comune: è lo stato islamico che ha un territorio, un esercito e risorse. Gli attacchi terroristici fanno unire gli sforzi di Russia e Francia. Dobbiamo creare una coalizione per combattere i terroristi, ma anche per raggiungere una soluzione politica per la pace”.
La Merkel dal canto suo ha ceduto dopo un po’ di resistenza e dopo l’esplicito invito del presidente francese “a fare di più”. La cancelliera però ha anche un “fronte interno” che mette in dubbio la bontà della sua politica delle frontiere aperte nei confronti dei migranti siriani. Infatti secondo il capo della polizia federale Hans-Georg Maasen è più che plausibile che tra i profughi arrivati in massa a Berlino si nascondano diversi terroristi pronti per la jihad. Maasen ha inoltre aggiunto che il suo ufficio è a conoscenza di 7.900 islamici radicalizzati che in Germania sostengono la violenza per il raggiungimento dei loro obiettivi, con alcuni di loro impegnati anche a fare proseliti tra i migranti. La polizia tedesca nel frattempo è impegnata in numerose operazioni antiterrorismo con perquisizioni in diverse moschee. Durante una di queste azioni sono state anche arrestate due persone sospettate di appartenere a una cellula islamica estremista.
F.B.