
Importante e forse determinante indiscrezione relativa all’inchiesta sul duplice omicidio di Teresa e Trifone. Il delitto di Pordenone ha trovato il suo assassino? Secondo il settimanale Giallo, gli inquirenti avrebbero acquisito un profilo genetico misto sui vestiti sequestrati a Giosuè Ruotolo,collega di Trifone, unico accusato del delitto. Nello specifico, si tratterebbe della presenza di tracce di Dna riconducibili ad almeno due persone che al momento non sarebbero state ancora identificate. Per venire a conoscenza della loro identità i Ris che stanno effettuando i dovuti accertamenti sui reperti sequestrati al militare di Somma Vesuviana dovranno estrapolare i singoli profili della traccia genetica isolata sui vestiti, e ciò potrà avvenire solo in presenza di entrambi gli avvocati.
La Procura friulana ipotizza che durante l’omicidio, avvenuto il 17 marzo scorso nel parcheggio della palestra “Crisafulli” di Pordenone, il Dna di Ruotolo si sia mischiato a quello dei due fidanzati. Verifiche, confronti e comparazioni genetiche sono in corso anche sulla macchia positiva al Luminol trovata sul gancio della cintura di sicurezza della Audi A3 dell’indagato. Ai tanto attesi risultati da laboratorio, da cui gli inquirenti si aspetterebbero una svolta nelle indagini, vanno ad aggiungersi quelli di carattere informatico in atto sul telefonino Samsung ritrovato in fondo al laghetto del parco San Valentino, forse appartenente proprio a Trifone Ragone.
MD