
Nonostante il recente attacco terroristico, a Tunisi, la 26ma edizione delle Giornate Cinematografiche di Cartagine, il più importante festival del Paese – in programma nella città colpita dall’Isis – è un successo. La gente ha risposto ai terroristi non con la paura ma con la ‘partecipazione’, uscendo di casa: la kermesse cinamatografica supererà le 200.000 presenze, un record. Il film più atteso era ‘Much Loved’ del franco-marocchino Nabil Ayouch, pellicola sulla prostituzione in Marocco. Presentato in anteprima al festival di Cannes a maggio, mai proiettato in un paese arabo, vietato in Marocco e costato minacce e botte al regista e al cast (l’attrice Loubna Abidar è stata aggredita e ferita a Casablanca), ‘Much Loved’ ha lanciato un messaggio fortissimo. La prima, tenutasi fra ingenti misure di sicurezza, è stata un successo, con centinaia di persone in fila; è diventato virale un messaggio su facebook di Amira Charfeddine, una donna tunisina, che ha postato la foto delle persone in attesa, scrivendo: “Voi avete le armi, noi abbiamo i giovani e la cultura: ecco la foto che terrorizza i terroristi. Voi avete 100mila kamikaze, noi abbiamo 10 milioni di tunisini istruiti”. Il regista Ayouch, intanto, è costretto a girare in Marocco con delle guardie del corpo ma ha detto di non avere rimpianti. I tunisini gli stanno dando ragione.
L. B.