Si girano di spalle mentre parla e poi lasciano l’aula. È quanto hanno fatto gli studenti della Burnel University di Londra durante l’intervento dell’opinionista televisiva Katie Hopkins che paragonò gli immigrati agli scarafaggi in un articolo sul Sun pubblicato ad aprile. “Non vi fate illusioni: gli immigrati sono come scarafaggi. Sono fatti per sopravvivere a una bomba nucleare. Dobbiamo fare come gli australiani: tiriamo fuori le navi militari, puntiamo i cannoni, li facciamo tornare a riva e poi bruciamo i barconi. Mostratemi le foto delle bare, i corpi che galleggiano in mare, suonate i violini e fate vedere gente denutrita con la faccia triste. Non me fregherebbe nulla. Perché nel minuto successivo vedrei foto di giovani uomini aggressivi che si diffondono come un virus sulle navi di Calais, mentre provano a salire sui camion inglesi per entrare illegalmente nel Regno Unito. Provo pietà? Solo per gli autotrasportatori, che si beccano una multa ogni volta che la piaga di questi esseri umani bestiali finisce nel loro camion”. Parole dure che colpiscono e che hanno scatenato l’azione di protesta avvenuta in occasione del dibattito organizzato per il cinquantesimo anniversario dell’Università che è stato ripreso dagli studenti presenti in aula e subito caricato in rete. Gli studenti hanno voluto esprimere il loro disaccordo verso le parole dell’opinionista andando via dall’aula poiché vige una consapevolezza che certi atteggiamenti razzisti vanno isolati, anche con palesi ed educate manifestazioni di civile dissenso.
Brunella Rossi
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