
A Parigi, gli omaggi alle vittime degli attentati dello scorso 13 novembre sono durati quindici giorni: a devastarli sono stati gli antagonisti no global in protesta contro la 21esima Conferenza sui cambiamenti climatici denominata Cop21, in programma nella capitale francese dal 30 novembre all’11 dicembre. L’incontro riunirà 196 paesi e attirerà quasi 50mila partecipanti, tra cui 25mila delegati ufficiali di governi, organizzazioni intergovernative, agenzie delle Nazioni Unite, ong e società civile. In una vigilia tesissima i manifestanti hanno lanciato contro le forze di polizia ogni genere di oggetto, non risparmiando i supporti in metallo per i lumini e altri omaggi alle vittime degli attacchi terroristici, posti attorno alla statua delle Marianne Place de la Republique. A Parigi, con la città blindata dopo gli attacchi terroristici di due settimane fa i cortei sono proibiti. Nel primo pomeriggio tuttavia i manifestanti autodefiniti «AntiCop21» hanno sfidato i divieti e sono scesi in piazza proprio a Place de la Republique. Lancio di oggetti e bottiglie di vetro contro gli agenti, che hanno risposto con cariche e lacrimogeni.«Stato d’urgenza, Stato di polizia. Non ci toglierete il diritto di manifestare» gridavano i no global. Alcune persone hanno formato una catena umana per tentare di proteggere fiori e candele deposti per i morti negli attacchi del 13 novembre. Dopo un paio d’ore i disordini si sono conclusi I fermati dopo gli incidenti sono circa un centinaio.
ADB