
La Grecia è, in questo momento, il Paese con il maggior numero di prostitute in Europa: sono infatti 18mila le giovani donne “attive” in questo ambito. Secondo una ricerca condotta dal Centro greco per le Scienze sociali e dall’università Panteion e ripresa dall’International business times, sembra infatti il dato sulla prostituzione in Grecia sia salito del 150% durante questi ultimi anni. Colpa della crisi, che ha fatto anche scendere e di molto il costo delle prestazioni sessuali a pagamento: un tempo, infatti, con la prostituzione si guadagnavano almeno 50 euro a prestazione, oggi le ragazze greche vendono il proprio corpo per quattro ore, più o meno il costo di un kebab.
Un altro degli effetti della crisi greca, che è anche oggetto di un reportage pubblicato dal britannico ‘The Indipendent’. Ha spiegato il sociologo dell’Università di Atene Gregory Laxos: “Molte donne vendono il proprio corpo per un sandwich, semplicemente perchè sono affamate. Altre per procurarsi droga, altre ancora semplicemente per pagare le bollette. Prima della crisi, il ‘rate’ minimo per una prestazione sessuale era di circa 50 euro, ora siamo scesi a poco più di due euro. E non si tratta di straniere, perchè lo studio ha accertato che circa l’80% delle prostitute sono di nazionalità greca”.
GM