
Si è svolto ieri ed è durato quattro ore circa il vertice fra i 28 leader Ue e il premier turco, Ahmet Davutoglu, che aveva come ordine del giorno la collaborazione sulla crisi dei migranti in arrivo soprattutto dalla Siria. Si è trattato di un incontro importante, come ha spiegato la cancelliera tedesca Angela Merkel: “Oggi si è fatto un nuovo passo in avanti, ma ancora molto resta da fare”. Per il premier turco, si è trattato di “giornata storica nel processo di adesione” all’Unione Europea da parte del suo Paese.
Nella stessa direzione sembrano andare le parole del presidente del consiglio europeo Donald Tusk, secondo il quale la Turchia “è il partner chiave per la lotta al terrorismo. Serve una migliore cooperazione su Siria e questione cipriota”. Un passo indietro nel processo di adesione si è fatto però nelle scorse ore con l’omicidio dell’avvocato dei curdi, Tahir Elci, e il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker chiarisce: “L’accordo non ci farà dimenticare le divergenze su diritti umani e libertà di stampa. Ci torneremo in futuro”.
L’accordo prevede che l’Unione Europea sostenga la Turchia nell’accoglienza ai migranti con 3 miliardi di euro iniziali: “La necessità e la natura di questo finanziamento sarà rivista alla luce dell’evoluzione della situazione. Poiché la Turchia ospita oltre 2,2 milioni di rifugiati siriani e ha speso 8 miliardi di dollari, l’Ue sottolinea l’importanza di condividere il carico nell’ambito della cooperazione”. Tusk ha parlato della necessità di questo accordo, sottolineando come solo nel 2015 “un milione e mezzo di persone è entrata illegalmente nell’Ue nel 2015, la maggior parte delle quali attraverso la Turchia”.
Juncker ha salutato l’accordo spiegando che “è essenziale nella nostra relazione con la Turchia che offriamo un po’ di sollievo a quel Paese che ospita già moltissimi rifugiati”, mentre remore sono state espresse dal premier greco Alexis Tsipras: “Dobbiamo essere sicuri che la Turchia faccia tutto il dovuto”. Per Ankara, invece, resta in salita la strada per l’adesione all’Unione Europea: ieri infatti è arrivato un nuovo veto da parte di Cipro.
GM