Putin implacabile: “Divieto per i datori di lavoro russi di assumere cittadini turchi”

Russian President Vladimir Putin arrives at the Elysee Palace in Paris on June 5, 2014. Russian President Vladimir Putin arrived at the Elysee Palace in Paris for talks with French President Francois Hollande, as world leaders engaged in a bout of shuttle diplomacy over Ukraine ahead of D-Day ceremonies. AFP PHOTO / FRED DUFOUR (Photo credit should read FRED DUFOUR/AFP/Getty Images)
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 “Abbiamo ragione di credere che la decisione di abbattere un nostro aereo è stata dettata dalla necessità di difendere le forniture di petrolio dall’Isis alla Turchia”. Ad affermarlo il presidente russo Vladimir Putin nel corso di una conferenza stampa a Parigi dove è in corso il vertice sul clima “Abbiamo recentemente ricevuto informazioni aggiuntive che confermano che il petrolio proveniente dalle zone controllate dall’Isis viene consegnato in Turchia su scala industriale”, ha spiegato Putin, ribadendo le accuse sul supporto finanziario ai terroristi già espresse poche ore l’incidente al confine tra Russia e Turchia, tesi sostenuta anche dal premier russo Dmitrij Anatol’evič Medvedev.  “Mosca è favorevole ad un’ampia coalizione anti-terrorismo ma “ha aggiunto Putin “ciò non può essere fatto mentre qualcuno continua a utilizzare diverse organizzazioni terroristiche per raggiungere i propri obiettivi”. Dal Cremlino non solo parole: la Russia infatti ha disposto ulteriori sanzioni contro la Turchia: stop alle importazioni di prodotti turchi e limiti alle attività economiche. Restrizioni che si vanno sommando a quelle già disposte negli ultimi giorni. Putin ha disposto il divieto divieto per i datori di lavoro russi di assumere cittadini turchi a partire dal prossimo primo gennaio. La Russia vieterà inoltre le principali importazioni di prodotti agricoli, frutta e verdura dalla Turchia. Limitazioni su tutti i fronti: Tra le sanzioni stabilite contro la Turchia c’è anche l’invito alle società calcistiche russe a non tesserare giocatori turchi nel mercato di gennaio. Lo ha riferito il ministro dello Sport russo e presidente della Federcalcio, Vitali Mutko.Vladimir Putin ha rifiutato di incontrare il presidente della Turchia durante i lavori del vertice nonostante fosse stata avanzata richiesta da parte di Erdogan ed ha assestato il nuovo fendente contro Ankara, che da parte sua, vacilla ma non rinuncia alle proprie rivendicazioni, alternando mezze scuse e atti di contrizione ad improvvise levate di scudi.  Dopo  i toni bassi delle ultime comunicazioni Ankara aveva improvvisamente ripreso la linea dura con Mosca. «Non ci possiamo scusare per aver fatto il nostro dovere»: aveva detto il premier turco Ahmet Davutoglu a Bruxelles, riferendosi al jet russo abbattuto dopo aver sconfinato in Turchia secondo Ankara. Il premier ha incontrato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al quartier generale dell’alleanza atlantica. Mosse che hanno evidentemente irritato il Cremlino che non ha perso l’occasione del vertice per assestare un altro colpo alla leadership di Erdogan

ADB