
“Dall’Europa alla Turchia un folle regalo di 3 miliardi di euro per sostenere l’emergenza immigrati, e qualcuno vorrebbe che la stessa Turchia entrasse in Ue”, così il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini ha commentato l’accordo che prevede che l’Unione Europea sostenga la Turchia nell’accoglienza ai migranti con 3 miliardi di euro. Salvini ha dunque aggiunto: “Incredibile la follia suicida di tanti politici a Bruxelles. Se entrano loro, usciamo noi!”.
Il vertice fra i 28 leader Ue e il premier turco, Ahmet Davutoglu, che aveva come ordine del giorno la collaborazione sulla crisi dei migranti in arrivo soprattutto dalla Siria si è tenuto ieri ed è durato circa quattro ore. Tra i primi a commentarne gli esiti, la cancelliera tedesca Angela Merkel: “Oggi si è fatto un nuovo passo in avanti, ma ancora molto resta da fare”. Per il premier turco, si è trattato di “giornata storica nel processo di adesione” all’Unione Europea da parte del suo Paese.
A margine del vertice, è arrivato anche il commento del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, secondo il quale le grandi crisi internazionali “non si risolvono con qualche dichiarazione verbale muscolare” ma “ci vuole un investimento di natura diplomatica”. Nello specifico dell’accordo, il premier italiano ha parlato di “un passo importante nella direzione di rendere sempre più europea la questione dell’immigrazione”, perché è “importante che la questione dell’immigrazione e dei rifugiati sia affrontata come abbiamo sempre sostenuto: con uno sguardo ampio da parte dell’Unione europea”.
“Naturalmente” – ha sottolineato Renzi – “teniamo molto alta l’asticella delle aspettative in termini di diritti umani. Nessuno di noi intende far finta di niente”, facendo poi riferimento ai due giornalisti turchi arrestati nelle scorse ore: “Credo che il mio amico, il primo ministro Davutoglu, sappia perfettamente che questo rapporto con l’Ue tiene insieme anche la questione di un confronto e di un dialogo che non può venire meno a nessuna delle attese sulla questione dei diritti umani”.
GM