
E’ stata condannata a due anni di reclusione, per falso e abuso di ufficio, un’ausiliaria del traffico che poco più di tre anni fa multò una donna senza alcun motivo, anzi sembra quasi per ripicca. La vittima del presunto sopruso, Isabella Citerni di Siena, però non ci è stata e ha fatto ricorso, scoprendo così l’inganno che l’ausiliaria aveva provato a perpetrare nei suoi confronti.
Questo il racconto della donna: “Ero in macchina su via Marcantonio Colonna in direzione via Cicerone: non era un giorno qualunque, mia figlia aveva dato il primo esame all’università era in macchina con me. Mentre viaggiavo, il semaforo era verde, due ausiliari del traffico hanno attraversato fuori dalle strisce. Per lo spavento, frenando, ho dato una strombazzata”. Una dei due ausiliari si infervora, “attraversando tutta arrogante, come a dire: ora passo io, si è girata stizzita, mi ha come mandato a quel paese, mia figlia ha detto: quella è capace di farti la multa”.
Passa qualche mese e il presagio della figlia diventa realtà: la donna, che di mestiere fa la commercialista, si vede recapitare una multa secondo cui quel giorno di maggio 2012 alle 15,25 a bordo della sua Ford Ka circolava nella corsia riservata ai mezzi pubblici. La multa “non veniva contestata per non intralciare il servizio pubblico di trasporto”. Spiega Isabella: “Per fortuna ho il satellite di monitoraggio previsto dall’assicurazione, così mi è venuta l’idea di farmi dare il tracciato di quel giorno, che dimostrava i movimenti esatti della macchina e dunque che l’ausiliaria aveva detto il falso”.
GM