“Non lasciate soli i gemelli Quarta”

I gemelli Quarta (Youtube)
I gemelli Quarta (Youtube)

Sono costretti a vivere allettati da un quarto di secolo i gemelli Sergio e Marco Quarta di Merine, la frazione di Lizzanello, in provincia di Lecce, affetti sin dalla tenera età di 10 anni dalla sindrome di Duchenne. La loro vicenda personale è stata più volte denunciata dalla famiglia, che ha scritto sia a Papa Francesco che alle istituzioni: i parenti chiedono nuove cure o che vengano staccati i macchinari che tengono in vita i due giovani. In ogni caso, chiedono di non essere abbandonati dalle istituzioni, come invece purtroppo è accaduto diverse volte, anche di recente.

Lo scorso 22 ottobre, infatti,  uno dei due ha avuto una crisi neurovegetativa che ha messo in allarme i parenti. Il padre dei gemelli, Antonio, chiamò il 118 senza ottenere risposta e solo dopo l’intervento diretto dei carabinieri la situazione si risolse. A pesare sono anche i problemi economici, come rilevò tempo fa il genitore: “Marco e Sergio hanno bisogno di tutto e occorrono soldi: ma è arrivata una bolletta per il pagamento del metano di duemila euro, il consumo è elevato proprio a causa delle necessità dei ragazzi come  l’ambiente caldo, l’elettricità per i macchinari che li tengono in vita”.

L’appello dell’ex capo dei Ris

Nelle scorse ore, un appello per i due gemelli è giunto dal Generale Luciano Garofano, già Comandante dei Ris di Parma, in visita nei scorsi giorni nella casa della famiglia Quarta: “Nei giorni scorsi ho ricevuto un grande insegnamento di vita. Marco e Sergio Quarta sono paralizzati a letto e riescono solo ad articolare le labbra con un linguaggio che soltanto la loro mamma capisce, ma hanno degli occhi meravigliosi con i quali valicano qualsiasi limite e riescono ad andare direttamente al cuore: il mio l’hanno colpito e nutrito meravigliosamente”.

Il generale ha proseguito: “Il breve tempo che ho trascorso in quella casa è stato un concentrato di sensazioni e di emozioni intense che mi hanno fatto capire quanto l’amore, quello vero, non abbia limiti e quanto la nostra vita, quella di persone normali, debba essere sempre considerata un grande dono ed un privilegio. Purtroppo, però, ho toccato con mano anche quanto sia grande, assurda, riluttante ed ingiustificata l’indifferenza e l’egoismo delle Istituzioni”. A queste ultime Garofano si è rivolto “affinché escano da questa vergognosa latitanza e recuperino quel doveroso senso di responsabilità che gli permetta in tempi brevissimi di sostenere adeguatamente Sergio e Marco ed i loro eroici genitori”.

 

GM