
“Tutti i sondaggi dicono che al ballottaggio tra Pd e Cinque Stelle prevarrebbero i secondi. E sono sotto gli occhi di tutti i disastri che i grillini combinano nelle città che amministrano”, a sostenerlo – intervistato dal ‘Corriere della Sera’ – è l’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, facendo riferimento a quelli che sono i più recenti sondaggi, l’ultimo dei quali, realizzato da Demetra per il Centro italiano studi elettorali della Luiss e pubblicato dal ‘Sole 24 Ore’, vede il Pd al 35% e il Movimento 5 Stelle staccato di 5 punti percentuali.
Riflette Berlusconi: “La particolarità di tutti i loro parlamentari è che prima di essere eletti al Parlamento non hanno saputo far niente di buono neppure per sé e per la propria famiglia. Come potrebbero amministrare una città o addirittura il Paese? Perciò occorre un centrodestra forte, capace di dire ‘no’ al referendum e di vincere alle Politiche, superando al primo turno sia il Pd che i Cinque Stelle”. L’ex premier sottolinea: “Ci opporremo in tutti i modi ad una riforma ritagliata su misura per il Pd, che potrebbe consentire a chi abbia il consenso di un italiano su sei di sottomettere il Paese. Si pensi poi a cosa succederebbe se questo meccanismo, che Renzi ha creato per se stesso, portasse al governo Grillo”.
La preoccupazione di Berlusconi è infine che molti elettori del centrodestra votino proprio per il Movimento 5 Stelle al ballottaggio, per cui chiarisce la propria posizione: “Temo che molti elettori di centro-destra, soprattutto gli elettori della Lega, potrebbero essere tentati di votare il candidato grillino, ma solo per rompere il sistema di potere del Pd. Io personalmente voterei scheda bianca così come faranno probabilmente molti elettori di Forza Italia. Ma questo è un vero e proprio scenario da incubo. Non permetteremo che si realizzi”. Berlusconi chiede comunque che si voti presto: “Sono quattro anni che l’Italia è retta da governi non scelti dai cittadini. Renzi governa con una maggioranza formata addirittura da eletti nel centrodestra che, sostenendolo, contraddicono il voto che li ha portati in Parlamento”.
GM