Lasciare sempre il caricabatterie dello smartphone attaccato alla presa .Una cattiva abitudine estremamente diffusa che ci costa ogni giorni fior di quattrini.
Secondo gli esperti, i caricatori che restano collegati alla corrente senza essere connessi al dispositivo continuano a consumare energia. Il motivo è presto spiegato: al loro interno c’è un trasformatore che richiede comunque sempre piccole quantità di energia. Una cattiva pratica che si aggiunge al televisore o ad altri dispositivi lasciati in standby.
Secondo Kathryn Senior, del sito EnergySavingSecrets.co.uk., un caricatore per smartphone connesso alla presa di corrente consuma solo 0.25 watt, una quantità minima, mas e si moltiplica questo valore ai 365 giorni dell’anno, la cifra da noi ‘bruciata’ aumenta considerevolmente anche perché si aggiunge, come già affermato ai tanti altri dispositivi lasciati in carica (vedi alla voce, Tv, tablet, computer e via discorrendo).
Lo spreco è stato quantificato da un minimo di 40 euro: soldi gettati in nome della pigrizia. Non solo lasciare i caricabatteria perennemente attaccati comporta anche altri problemi: in primis, il malfunzionamento degli stessi che potrebbero surriscaldarsi, fino alla pericolo concreto di ‘bruciare’ i dispositivi in caso di uno sbalzo di corrente.
LC
