
Nella giornata di oggi iniziano gli Europei di nuoto in vasca corta a Netanya, in Israele. Saranno dei campionati particolari perchè particolare è la zona dove si svolgono. La cittadina israeliana si trova proprio in mezzo ad alcune zone che sono in perenne guerra. Da una parte gli stati palestinesi, sempre in conflitto con Israele e dall’altra parte la Siria, che ha appena iniziato la controffensiva dopo gli attentati di Parigi. Tra Tel Aviv e Raqqa, per esempio, ci sono solo 580 chilometri. Tra Roma e Milano sono solo un centinaio di meno, per rendere l’idea della vicinanza.
”È vero, sono successe tante cose nelle ultime settimane – dice Gregorio Paltrinieri, una delle stelle della squadra azzurra –. Ma oggi qual è un posto sicuro? Penso sia impossibile rintanarsi in casa senza fare niente, è giusto continuare le nostre vite nel modo più normale possibile”. ”Sono rassicurata dalle misure di sicurezza, ero più che altro preoccupata per il viaggio” dice invece Federica Pellegrini. Gli azzurri alloggiano a una decina di chilometri dalla sede della gare. Con loro anche altri atleti e gli spostamenti sono esclusivamente con il pullman che li porta direttamente in piscina. La sede delle gare, il Wingate Institute di Netanya, è un centro sportivo che può ricordare l’Acqua Acetosa di Roma. Nella tribuna da 2.500 posti si annuncia il tutto esaurito per tutte le giornate di gare. Sarà un Europei blindato. E non potrebbe essere altrimenti.
M.O.