
Papa Francesco, sul volo di ritorno dal suo viaggio in Africa, si è trovato a rispondere ad una domanda molto stringente da parte di un giornalista sudafricano. Il tema del resto è uno dei più controversi e spinosi per la Chiesa. L’attuale Pontefice però ha dimostrato di non tirarsi indietro di fronte a nessun argomento, anche quelli che avrebbero potuto mettere più in difficoltà la Curia che lui stesso rappresenta. Il giornalista gli ha chiesto: “L’Aids è la più grande causa di morte in Africa e lei stesso durante il suo viaggio ha incontrato numerosi bambini sieropositivi. Ma lei ha detto ancora poco sulla questione. Sappiamo che la prevenzione è la chiave per fermare questa malattia e che i preservativi non sono l’unico modo per bloccare l’epidemia. Ma rappresentano comunque una parte importante della risposta. Non è forse il tempo di cambiare la posizione della Chiesa su questo argomento e permettere l’uso dei preservativi per prevenire le malattie infettive?”.
Ecco la risposta di Papa Francesco che di fronte ad un intervento così diretto e brutale non si è tirato indietro: “La domanda mi sembra troppo piccola e parziale. Comunque si, è uno dei metodi. La morale della Chiesa si trova in questo punto davanti a una perplessità. O il quinto o il sesto comandamento: difendere la vita o che il rapporto sessuale sia aperto alla vita. Ma questo non è il problema. Il problema è più grande. Mi viene in mente la domanda che hanno posto a Gesù: ’E’ lecito guarire il sabato?’. E’ obbligatorio guarire!” Il Papa poi ha voluto aggiungere che secondo lui ci sono ben altre priorità: “La malnutrizione, lo sfruttamento delle persone, lo schiavismo, la mancanza di acqua potabile, quelli sono i problemi!”.
F.B.